Corrado Prosperi *

Il segno del Covid-19 sull’annata 2019-2020

E dire che era cominciata tanto bene. Sembrava un’annata dai grandi numeri, dalla elevata frequenza, dalle conviviali che non si riusciva a calare di numero per l’opportunità di avere tanti ospiti e tanti argomenti interessanti.

Poi è arrivato lui, il Covid-19… e tutto si è fermato, come in un film al rallentatore.

La serata del 5 marzo, dedicata come tutti gli anni alla “Giornata della Donna”, è stata disdetta il giorno prima, dopo che il Consiglio aveva verificato il rischio per una riunione a cui avrebbero partecipato oltre 150 persone e con alcune relatrici provenienti addirittura dall’estero, con il rischio per loro, di non poter rientrare alle proprie residenze.

Poi si è affacciata l’ipotesi, anzi si è esternato il sentimento innato, di mettere le nostre capacità e possibilità per dare un aiuto a chi, personalmente o per professione, si era trovato all’improvviso a dover combattere con il nuovo arrivato.

Ed allora è stato un susseguirsi di contatti, di ricerca di materiali, di reperimento di mascherine introvabili o di guanti, alcool e gel altrettanto spariti.

Tutto il consiglio si è mobilitato e riunito più volte per verificare la disponibilità economica dei possibili aiuti ed è stato deciso di utilizzare le somme risparmiate dalle mancate conviviali e riunioni per svolgere la nostra azione e non dover chiedere altri sforzi ai nostri Soci né ad amici o sponsor sempre di possibile presenza.

Fatto sta che siamo riusciti ad impegnare circa 12.000 € in azioni che hanno supportato la ASL Toscana Sud Est con un carrello di emergenza urgenza di ultima generazione e dotato anche di schermo touch screen da circa 7.000 € e poi l’organizzazione e offerta del pranzo Pasquale per le circa 35 ospiti e personale di Casa Thevenin unitamente anche a buon quantitativo di materiale di pulizia e sanificazione, poi approvvigionamento di mascherine e DPI per la Croce Bianca e la Croce Rossa in più mandati (man mano che si reperivano anche poche decine di pezzi) ed infine allestimento di elettrodomestici per il settore lavanderia e cucina (lavatrice, ferro, asse da stiro, phon, forno microonde accompagnati da garanzia estesa), per la nuova abitazione di Fraternita Federico Bindi. Altre iniziative sono ancora in itinere e speriamo di poterle concludere entro la fine della corrente annata.

Ma oltre all’aspetto economico l’attività del Club si è anche rivolta verso l’Azione Pubblica dando la possibilità alla emittente Teletruria di mettere in onda, con cadenza settimanale, tutte le rappresentazioni della Compagnia Teatrale Amatoriale di Arezzo Est raggiungendo il doppio obiettivo di dare un momento di serenità al pubblico televisivo e di dare informazione sulla esistenza ed attività del Gruppo che, sotto la guida e regia dell’impareggiabile amico Bandecchi, ha raggiunto livelli espressivi ben superiori a quanto l’aspetto amatoriale in genere manifesta.

Ed il Gruppo ha continuato ad esercitarsi anche durante questo periodo di “quarantena rotariana” pronto per rientrare in scena con un nuovo lavoro non appena le condizioni di riavvicinamento sociale lo permetteranno.

Siamo poi riusciti a portare a termine l’erogazione delle borse di studio ai due Licei aretini aumentando il premio previsto vista la partecipazione ed il livello raggiunto dagli elaborati ricevuti. Ma anche in questo caso si è dovuto soprassedere alla serata della premiazione in attesa di poterci nuovamente incontrare di persona in pubblico.

Ma abbiamo anche cercato di vederci e sentirci di persona organizzando un caminetto streaming con Zoom che ha visto una partecipazione di una venticinquina di soci ed un apprezzabile gradimento.

 

E sarà stata una prova generale per la serata del Passaggio delle Consegne che vedrà la fine di quest’annata che purtroppo, dopo 46 anni di vita partecipata del Club, ci vedrà solo con la faccia, piccini piccini (spero infatti di essere in tanti) ma con la voglia e l’orgoglio di avere portato a termine il mandato presidenziale, unitamente al Consiglio tutto, con lo spirito e la forza che l’essere rotariani non farà mai mancare.

E speriamo che la prossima annata ci possa trovare nuovamente riuniti ad esprimere i valori rotariani che trovano la loro naturale attuazione nel rapporto con gli altri, nella condivisone di ideali comuni e nell’arricchimento interiore che nasce da tutto quello che gli altri ci possono trasmettere.

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Presidente 2019 – ’20