Cosa farò da grande

Un’esperienza di aiuto alle “Nuove Generazioni” nel loro orientamento universitario e professionale: il nostro service “Cosa farò da grande”.

L’attenzione del Rotary per le “Nuove generazioni” è un fatto che da anni si declina in progetti e services che procedono in cascata dal Rotary International, al Distretto, al club di appartenenza. Da dove nasce questa particolare attenzione? È presto detto: le nuove generazioni sono il nostro futuro; il nostro più efficace investimento per un mondo migliore, per progredire verso l’obbiettivo di un’umanità più giusta, meno conflittuale, più solidale e soprattutto cooperante per il bene comune.

Il grande economista Adam Smith, autore di “La ricchezza delle nazioni o Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni (1776)”, fondatore dell’economia politica liberale, sosteneva che la competizione del gruppo è il suo punto di forza, in quanto l’ambizione individuale tende al bene comune. In pratica, secondo una tale visione, il miglior risultato per il gruppo si otterrebbe quando ogni membro del gruppo persegue IL MEGLIO PER SÉ. Ma oggi, grazie al rivoluzionario contributo di un altro grande scienziato, matematico e premio Nobel per l’Economia nel 1994, George Nash (ricordate il film “A beautiful mind” ?), questa visione dell’economia, poi di fatto data per valida in tutte le interazioni tra soggetti appartenenti ad un medesimo gruppo sociale, ha mostrato il suo limite.

Nash scardinò di fatto la teoria di Smith ritenendola incompleta e dimostrando “matematicamente” che il miglior risultato in assoluto si ottiene quando ogni membro, perseguirà IL MEGLIO PER IL GRUPPO E PER SÉ. Oggi questo concetto totalmente innovativo, questa nuova visione delle interrelazioni tra gli individui o tra le realtà sociali da essi costituite, ha dato luogo a sorprendenti sviluppi, fino a regolare persino la stesura dei contratti tra grandi realtà economiche multinazionali. È però facile constatare che, in fondo, ciò che c’era di rivoluzionario nella teoria di Nash è la semplice regola morale che ordina di anteporre l’interesse comune alle esigenze individuali, esattamente come sancito in un basilare principio rotariano: “service above self”.

In questo spirito di servizio volontario e disinteressato la Commissione Progetti del nostro club, su proposta del socio Pietro Luciani, ha dato avvio nell’Aprile di quest’anno ad un service mirato al supporto delle “Nuove Generazioni” nell’orientamento verso il proprio impiego futuro. Al service è stato quindi dato il titolo: “Cosa farò da grande”.

Questo progetto vanta tra l’altro la favorevole prerogativa di non gravare per nulla nei bilanci del club in quanto si concreta in una semplice offerta di tempo da parte di alcuni nostri soci disposti a raccontare, nell’ambito di incontri programmati con gli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori cittadine, la propria storia ed esperienza professionale.

L’obbiettivo del service, che, visti i risultati incoraggianti, la commissione progetti del nostro club intende proseguire anche nel corso di questa annata, è quello di offrire ai giovani maturandi e agli studenti che frequentano il penultimo anno di scuola superiore concreti stimoli motivazionali per continuare il loro excursus di studi fino alla laurea. La passata esperienza ci ha reso evidente che tali stimoli possono essere efficacemente proposti ai giovani studenti semplicemente mostrando loro un significativo spaccato reale della natura, degli oneri ed onori di alcune delle principali professioni intellettuali. Tutto ciò attraverso la viva testimonianza di alcuni dei nostri soci, in grado di riferire convintamente la vocazione e la passione per il proprio lavoro, inteso talora come una vera e propria missione che, in molti casi, li ha portati nel tempo a raggiungere rilevanti traguardi professionali.

Oggi tra i giovani in procinto di terminare la scuola superiore serpeggiano sintomi di disincanto, frustrazione e di conseguente disaffezione verso il traguardo della laurea. Sintomi a mio avviso preoccupanti e che hanno portato perfino alla diminuzione del numero delle immatricolazioni, in un paese, come l’Italia, che già si posiziona malissimo in Europa per numero di laureati.

La mèta della laurea, considerata dalle generazioni precedenti un valido mezzo di promozione sociale, oggi non pare più garantire un miglioramento della propria condizione economica. Questo peggioramento della percezione da parte dei giovani delle prerogative offerte dalla formazione universitaria trae sì origine da una endemica crisi economica congiunturale che dura da troppo tempo, ma anche da evidenti errori dei nostri governi nella programmazione e gestione dell’accesso agli studi universitari. Errori che hanno colpevolmente generato un evidente eccesso di laureati in determinate discipline, il cui evidente sovrannumero non consente loro di collocarsi nel mondo del lavoro secondo le proprie aspettative.

Abbiamo così chiesto un contributo volontario ai nostri soci professionisti che potessero raccontare la loro personale esperienza, dal periodo della formazione universitaria, fino, in qualche caso, a quello del pensionamento. Il tutto da esporre con genuina sincerità sul filo conduttore di una forte motivazione e passione verso il proprio mestiere; non censurando i molti sacrifici, qualche delusione, le avversità del sistema e anche il rischio di possibili insuccessi; ma testimoniando soprattutto il piacere di leggere la soddisfazione negli occhi dei propri pazienti curati con successo, oppure dei propri clienti correttamente assistiti nei contenziosi legali, o sostenuti nella gestione e nello sviluppo delle proprie imprese, o che hanno visto dare risposte efficaci ai loro bisogni pubblici o privati grazie ad opere d’ingegneria.

Nello specifico, quest’anno, il progetto si è concretizzato grazie ad una intesa con la Dirigenza Scolastica del Liceo Scientifico Linguistico Francesco Redi di Arezzo. Gli incontri di introduzione e motivazione al mondo delle professioni, della durata di circa tre ore ciascuno, sono avvenuti nel corso di due sabati mattina e sono stati coordinati dalla Prof. Velia Guiducci, Vicepreside del Liceo F. Redi e dal nostro Presidente Urbano Dini. All’iniziativa hanno aderito undici nostri soci in grado di rappresentare un significativo numero delle professioni intellettuali e di altre professioni consentite, o comunque fortemente agevolate, dal possesso di una laurea magistrale.

Durante il primo incontro avvenuto lo scorso sabato 9 aprile, che è stato dedicato all’illustrazione delle professioni di ingegnere e di medico chirurgo, dopo una mia breve introduzione sull’offerta formativa universitaria in generale e sulle prospettive occupazionali per i giovani laureati nelle diverse discipline, abbiamo avuto modo, nel corso della prima ora, di spiegare agli oltre cento studenti intervenuti le varie specializzazioni della professione di ingegnere sulla scorta delle nostre personali esperienze e, in particolare, quelle dell’ingegneria civile e ambientale, da parte mia, quella dell’ingegneria meccanica e gestionale, da parte di Paolo Bonifazi e quelle dell’ingegneria nucleare e del ruolo degli ingegneri nella direzione aziendale, da parte di Marco Ungarelli. Nell’ora successiva si è passati alla presentazione della professione di medico chirurgo attraverso le esperienze di tre nostri soci, noti ex primari presso l’ospedale San Donato di Arezzo. Mauro Sasdelli ha riproposto la sua esperienza di medico, dal momento della specializzazione, fino alla direzione dell’ U.O. del reparto di Nefrologia; Claudia Recine ha raccontato il suo excursus professionale fino alla direzione dell’U.O. di Terapia Intensiva e Rianimazione, rievocando anche toccanti episodi che hanno perfino emozionato molti dei presenti e, infine, Mauro Forzoni, con altrettanta passione, ha parlato della sua esperienza di specialista che lo portò alla direzione dell’U.O. di Cardiologia.

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Saluto da parte degli organizzatori e dei relatori agli studenti intervenuti il giorno 9 aprile 2016.

Nel secondo incontro di sabato 16 aprile è stata la volta di Alessandro Butali, General Manager di una importante catena di distribuzione di elettrodomestici e di prodotti dell’In-formation Tecnology, il quale ha riferito dell’importanza della sua laurea in ingegneria elettronica, per quanto oggi sia altresì fortemente impegnato in attività direttive con forti responsabilità economico finanziarie; di Pietro Luciani che, pur dichiarando la propria passione e attaccamento alla professione di avvocato, non ha mancato di mettere in guardia i futuri studenti di giurisprudenza dall’elevata concorrenza che rende difficile l’inserimento dei giovani laureati nel mondo del lavoro e che determina una sensibile contrazione della remunerazione economica, specie nella fase iniziale di avviamento alla professione; di Luigi Falcone che ha esposto la sua storia professionale dalla laurea in

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La vicepreside Prof. Guiducci presenta agli studenti i relatori dell’incontro del 16 aprile 2016.

giurisprudenza, all’ingresso in magistratura, alla sua lunga carriera di giudice presso il tribunale di Arezzo; di Stefano Capaccioli, che ha fornito una chiara visione degli sbocchi occupazionali offerti dalle lauree ad indirizzo economico, soffermandosi in particolare sulla professione di commercialista e consulente aziendale; di Claudia Mazzeschi che ha riferito circa i suoi studi universitari in psicologia e la successiva carriera in ambito accademico fino al conseguimento della cattedra di professore ordinario in Psicologia Dinamica, presso il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’ Università di Perugia.

A conclusione di entrambi gli incontri possiamo trarre un bilancio sicuramente lusinghiero circa il buon esito del nostro service. Infatti la coordinatrice interna, Prof. Velia Guiducci, ci ha riferito di un apprezzabile successo con gli studenti, i quali nei giorni successivi le hanno confermato il loro apprezzamento per l’iniziativa, addirittura suggerendole una maggiore frequenza di esperienze di tale genere. Inoltre noi stessi abbiamo potuto constatare come gli studenti intervenuti, non solo hanno seguito con la giusta attenzione i nostri vari interventi, ma hanno anche dimostrato il loro effettivo interesse ponendo al termine delle comunicazioni vari e pertinenti quesiti ai relatori.

Services del 16 e 23 aprile 2016

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