Il Cielo e i suoi incanti

Elisa Failli

Ebbene si! Anche quest’ anno il nostro Club organizza una pièce teatrale. Un impegno straordinario reso possibile dall’ idea e dalla direzione artistica è del Prof Bandecchi.

Qualsiasi parola sarebbe inadatta a descrivere lo spettacolo, non c’è un solo aggettivo che lo rappresenti, ma infiniti, cosi come tante sono le forme, le allusioni ed i rimandi storici artistici. Il privilegiato trait d’union è il cielo: unico ma mutevole, lontano ma non irraggiungibile, astratto ma tangibile.

Naturale dote dell’uomo sin dai primordi è la ricerca e la curiosità sul metafisico, materia trattata da un punto di vista quasi tribale fino alla sua evoluzione della logica alla ricerca di Dio. Lucy la cavernicola interrogata dal Prof. Bandecchi, neuro psichiatra, ci ha affascinato con i suoi istinti primordiali sollevati dalla razionalità delle interrogazioni del professore.

La dicotomia tra bello e brutto, bellezza moderna e quella classica. Vivace e divertentissimo e coinvolgente il dialogo, poi battibecco, poi becero confronto tra le due signore Aristo chic. Incredibile interpretazione di Teresa e Cordelia.

La scena si è pervasa di un’atmosfera surreale grazie alla performance del Maestro Roberto Fabbriciani, musicista illustre e fiore all’occhiello della musica contemporanea in Italia. La musica immaginifica suonata dal suo particolare strumento a fiato, ci ha lasciato inermi e sorpresi. Non solo un intermezzo musicale, ma un saggio della sua particolare arte.

Non di meno l’intervento del coro Vox Cordis diretto dal Maestro Donati.

Inaspettata e sorprendente la videoproiezione e quindi spiegazione di come è fatto il cielo, le sue nebulose, buchi neri e galassie, dove ancora l’uomo non si è ancora avventurato ma riesce a intuire e carpire i segreti grazie all’osservazione scientifica. Lo sguardo e la curiosità istinti e qualità innate che si elevano ed evolvono grazie alle scoperte scientifiche. Dietro ogni innovazione c’è infatti un desiderio fanciullesco di conoscere e scoprire l’ignoto. L’avventura è quindi della mente, non tanto del corpo; dove la fantasia collima con la scienza e l’astrattismo della materia ci riporta al mondo onirico ed al sogno di Benedetta, piccola interprete di un pensiero notturno.

Gli spettatori hanno goduto di uno spettacolo insolito, ed i nostri amici rotariani/attori hanno assunto le mutevoli vesti e personaggi incantevoli.

Come sempre un successo! L’incasso della serata è quindi servito al fondo per i nostri services.

27 Maggio 2016

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